SEXTHA CONSORT ~ ORCHESTRA DI CHITARRE


L’orchestra di chitarre è una realtà che ha avuto origine negli ultimi decenni del secolo che da poco ci siamo lasciati alle spalle. Infatti, riferendoci al repertorio antecedente la prima metà del Novecento, non abbiamo notizie di composizioni destinate ad un gruppo di chitarre superiore al trio o al quartetto. Negli ultimi anni, con i nuovi orizzonti compositivi e con le innumerevoli contaminazioni da altri generi non prettamente “classici”, iniziano a comparire, per volontà di un numero sempre crescente di compositori, lavori dedicati ad un ensemble di chitarre più ampio. Germoglia, così, un repertorio nuovo che si amplia senza interruzioni e che può vantare nomi di primo piano nella sfera chitarristica, e non solo: pensiamo ad esempio a Leo Brouwer, oppure a Sergio Assad, Gilbert Biberian, agli italiani Sergio Chiereghin e Nuccio D’Angelo, Roland Dyens, Steve Reich, Reginald Smith-Brindle e Pieter van der Staak. I nomi, in realtà, non si esauriscono a questi, che rappresentano solo la punta di una montagna: c’è da considerare che un’orchestra di chitarre può eseguire anche composizioni inizialmente destinate ad insiemi di chitarre dal trio all’ottetto (come quelle di Ferenc Farkas, Andrew York, Paulo Bellinati, gli stessi Brouwer e Dyens, Celso Machado ed altri ancora), oltre a quelle che hanno una genesi legata ad altre formazioni da camera senza chitarra, e che devono, all’occorrenza, essere opportunamente arrangiate e trascritte. Ecco che il repertorio si arricchisce ancor più con brani di epoche più antiche (dal Rinascimento e Barocco in poi) ed ulteriormente con quelle composizioni connesse alle tradizioni popolari più disparate.
Nel 1995, per dare opportunità ad alcuni studenti di chitarra classica di suonare insieme, nasce Sextha Consort: col passare degli anni questa formazione si è trasformata in un’orchestra di professionisti provenienti anche da altri ambienti culturali: oltre ai numerosi diplomati in Conservatorio troviamo infatti anche chitarristi di estrazione jazzista, chitarristi elettrici, chitarristi-bassisti e polistrumentisti vari. Inoltre l’Orchestra si arricchisce all’occorrenza anche della felice collaborazione di una voce di soprano, di un clarinetto, di un flauto, di percussioni, di un violoncello e di un contrabbasso, aumentando ancor più l’indubbio fascino della chitarra classica. Questi elementi hanno fatto sì che gli orizzonti del gruppo potessero estendersi notevolmente, anche a livello concertistico; l’entusiasmo sempre crescente del gruppo ha portato questa Orchestra ad esibirsi prima sul territorio provinciale e regionale, poi su quello nazionale e nel 2001 sul palcoscenico internazionale: invitata come ospite, la Sextha Consort ha coronato il suo successo con le esibizioni tenute nel contesto del “Festival di Chitarre Classiche di Gödölló (Budapest)” in Ungheria. Da quest’ultima esperienza inizia a prender vita, quasi per gioco, l’idea di una registrazione discografica che si tramuta poi in un reale e concreto progetto, sintesi del cammino fino a qui percorso: «L’impegno è quello di esplorare, riscoprire e riproporre le più suggestive pagine dal Rinascimento ai maestri contemporanei. Una suggestiva storia della musica attraverso i secoli, gli stili, le emozioni, le tecniche, le culture, gli arrangiamenti, rivisitata e riletta alla chitarra. Una sfida giocata tutta all’ombra di una grande passione culturale e che ha incontrato il favore del pubblico più attento […]». Così scriveva già nel 1999 il quotidiano La Repubblica presentando un concerto della Sextha Consort: a distanza di anni l’impegno di cui sopra, supportato da una costante vitalità e da una sempre viva volontà di ampliare l’organico e le capacità, non è venuto mai a mancare e sicuramente continuerà ad esser presente nel futuro.



 

Un breve accenno ... del CD ... "buon ascolto"



  01. Baiao de Gude Paulo Bellinati - 6.04
      Quattro composizioni su temi tradizionali (Arr. M. Serafini)
  02. Shopso Troijno tradizionale - 2.27
  03. The moon shines bright tradizionale - 4.54
  04. Danny boy tradizionale - 4.40
  05. Polska d'Hugo tradizionale - 4.34
  06. Cuban landscape with rain Leo Brouwer - 7.48
  07. Electric counterpoint (Terzo movimento) Steve Reich - 4.47
  08. Along the edge (da "Harumi") Andrew York - 7.53
      Quattro composizioni per clarinetto e chitarra
  09. Velho retrato (Arr. Paolo De Stefano) Sérgio Assad - 4.47
  10. Hopscotch (Arr. M. Serafini) Sérgio Assad - 4.59
  11. Violetas azuis (Arr. M. Serafini) Sérgio Assad - 6.04
  12. Grumari (Arr. Gianluca Fortino) Sérgio Assad - 3.30




Etichetta LIRA CLASSICA


Catalogo N°LR CD 107 
Anno 2006

Produzione esecutiva di Massimo Monti
Musicisti Associati Produzioni M.A.P.

Distribuzione M.A.P.




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